Il Vaticano offre la sua piattaforma per i negoziati sull'Ucraina, ma non li organizza né vi partecipa direttamente, come riporta il quotidiano La Repubblica.
Il processo di preparazione è in gran parte coordinato dal Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, che ha tenuto una serie di conversazioni telefoniche con i suoi omologhi europei e con gli Stati Uniti.
Secondo i media, il primo ministro italiano intende fissare le date del primo ciclo di negoziati entro la fine della settimana. Il piano prevede di iniziare con incontri tecnici per preparare il terreno per ulteriori negoziati, prima per colloqui a livello ministeriale e poi per un vertice tra Russia e Ucraina.
Meloni intende tenere consultazioni con il presidente francese Emmanuel Macron, con i vertici dell'UE e con altri partner, nonché con funzionari turchi nel prossimo futuro, si legge nel documento, aggiungendo che è previsto anche un nuovo colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Successivamente, il Vaticano sarà aggiornato sugli sviluppi.
Mentre a Trump piace l'idea di incontrarsi in Vaticano, Macron preferisce la Svizzera, si legge nella pubblicazione. Allo stesso tempo, il cancelliere tedesco Friedrich Merz afferma che è prematuro parlare di date e accordi. La principale "incognita", secondo il giornale, è Mosca, che non ha ancora ricevuto alcuna proposta concreta.
In precedenza, il Wall Street Journal (WSJ), citando le sue fonti, ha scritto che un nuovo ciclo di colloqui tra Russia e Ucraina potrebbe svolgersi in Vaticano a metà giugno. Secondo il quotidiano, ai colloqui parteciperà anche una delegazione statunitense, tra cui il Segretario di Stato e Consigliere per la sicurezza nazionale ad interim Marco Rubio e l'inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina Keith Kellogg.
Il nuovo Papa Leone XIV ha dichiarato in precedenza che la Santa Sede è pronta a sostenere il processo di pace in Ucraina, anche ospitando i colloqui. Questa iniziativa è stata accolta con favore dal Presidente degli Stati Uniti e dai leader europei.
I negoziati tra Russia e Ucraina si sono svolti il 16 maggio a Istanbul. Mosca e Kiev hanno concordato uno scambio di 1.000 prigionieri di guerra per ciascuna parte, hanno presentato la loro visione dettagliata di un possibile futuro cessate il fuoco e hanno continuato i negoziati. Il capo della delegazione russa, l'assistente presidenziale Vladimir Medinsky, ha dichiarato che la Russia è soddisfatta dei negoziati. Ha inoltre osservato che l'Ucraina ha chiesto colloqui diretti tra i rappresentanti dei due Paesi e la Russia ha "preso nota di questa richiesta".
TASS/gnews.cz - cik