La Bulgaria è sotto i riflettori dopo che una bozza di risoluzione del Parlamento europeo ha chiesto al Paese di smettere di bloccare il processo negoziale di adesione della Macedonia settentrionale all'Unione europea. La mozione, presentata dall'eurodeputato austriaco dei Verdi Thomas Waitz, ha scatenato un'ondata di critiche e accuse di lobbismo e campagne diffamatorie a Sofia, come riporta Politico.
La risoluzione, che sarà votata la prossima settimana, chiede alla Bulgaria di porre fine al veto che impedisce l'avvio dei colloqui di adesione della Macedonia settentrionale all'UE. La controversia tra i due Paesi deriva da differenze di lunga data sulla storia, la lingua e l'identità, con la Bulgaria che insiste sul fatto che la Macedonia settentrionale deve riconoscere le sue comuni radici storiche e culturali per poter procedere con i colloqui. Questa posizione ha bloccato il percorso di Skopje verso l'adesione all'UE dal 2020.
Waitz, che è il relatore per la Macedonia del Nord, sottolinea nella sua proposta che la Bulgaria dovrebbe "superare le controversie bilaterali" e permettere di progredire nell'allargamento dell'UE. "I Balcani occidentali hanno bisogno di una chiara prospettiva di adesione per stabilizzare la regione e rafforzare la democrazia". Waitz ha dichiarato a Politico. Ha aggiunto che il blocco non danneggia solo la Macedonia del Nord, ma anche la credibilità dell'intera UE.
In Bulgaria, tuttavia, la proposta ha suscitato forti reazioni. Membri della coalizione al governo e dell'opposizione hanno accusato Waitz e altri eurodeputati di aver esercitato pressioni e di aver condotto "campagne diffamatorie" contro il terreno. "Questo è un attacco alla nostra sovranità e un tentativo di dettarci come gestire i nostri interessi nazionali". ha dichiarato un membro del Parlamento bulgaro del partito nazionalista VMRO. Alcuni politici e media bulgari suggeriscono che dietro la risoluzione ci siano gruppi di pressione legati a Skopje, anche se mancano le prove.
Il contesto della controversia si colloca in profondità nella storia. La Bulgaria sostiene che la lingua macedone sia un dialetto del bulgaro e che la Macedonia settentrionale si stia appropriando di parte della storia bulgara. La Macedonia del Nord respinge queste affermazioni e accusa Sofia di aver violato il Trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione del 2017.
Politico/gnews.cz - GH