WASHINGTON - Secondo il Presidente Donald Trump, gli Stati Uniti non hanno problemi a raggiungere accordi per risolvere le controversie tariffarie sia con l'Unione Europea che con la Cina. Trump lo ha detto dopo aver incontrato venerdì a Washington il primo ministro italiano Giorgia Meloni. Come riportato dalle agenzie di stampa mondiali, ha affermato che i negoziati stanno procedendo bene, ma gli accordi non saranno conclusi in fretta.
Nel corso di un incontro con la stampa, Trump ha affermato che "un accordo con Europa e Cina è molto facilmente realizzabile", sottolineando che la sua amministrazione è impegnata a rendere le condizioni favorevoli agli Stati Uniti. Sebbene abbia affermato che i negoziati stanno procedendo senza intoppi, non ha fornito una data specifica per la firma di un accordo. Le tariffe sulle importazioni sono state uno degli strumenti chiave della politica commerciale di Trump sin dal suo primo mandato alla Casa Bianca (2017-2021). Nell'ambito della politica "America First", ha imposto tariffe su una serie di prodotti importati da Cina, Unione Europea e altri Paesi. Queste mosse hanno scatenato tensioni commerciali, in particolare tra Washington e Pechino, ma anche all'interno delle relazioni transatlantiche.
Trump ha descritto i suoi colloqui con il primo ministro italiano Giorgia Meloni come molto amichevoli e costruttivi. "Giorgia è un grande leader. L'Italia ha in lei un primo ministro forte e credo che le nostre relazioni saranno ancora migliori", ha detto il Presidente degli Stati Uniti. Dopo l'incontro, Meloni ha annunciato che Trump ha accettato il suo invito per una visita ufficiale in Italia, che dovrebbe avvenire nel prossimo futuro. La data del viaggio non è ancora stata fissata. Il primo ministro italiano ha inoltre dichiarato di aver discusso con Trump non solo di questioni commerciali, ma anche di sicurezza globale e degli sviluppi in Ucraina e in Medio Oriente.
Trump ha anche affermato che le due maggiori economie mondiali, Stati Uniti e Cina, tra le quali la disputa sulle tariffe è diventata molto accesa, alla fine raggiungeranno un accordo. Washington ha imposto tariffe del 145% sulle importazioni dalla Cina, mentre le tariffe sulle importazioni statunitensi in Cina sono salite al 125% a seguito delle azioni di ritorsione di Pechino.
Il Presidente degli Stati Uniti ha aggiunto che non ha fretta di fare accordi perché le tariffe funzionano e portano introiti al suo Paese. "Abbiamo molti Paesi che vogliono fare un accordo. Francamente, lo vogliono più di noi", ha detto ai giornalisti, riferendosi agli attuali contatti, in particolare con alcuni Paesi asiatici come il Giappone.
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