TEL AVIV/WASHINGTON - Il governo israeliano ha raggiunto stasera un accordo di cessate il fuoco con il movimento palestinese di Hamas nella Striscia di Gaza. L'accordo, mediato da Stati Uniti, Egitto e Qatar, prevede il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza dallo scorso ottobre. L'accordo era stato discusso in precedenza dal gabinetto di sicurezza israeliano, un organo governativo ristretto composto dai ministri responsabili della difesa, degli affari esteri e della sicurezza interna.
Secondo i media israeliani, l'accordo dovrebbe includere un cessate il fuoco in più fasi, della durata iniziale di alcuni giorni, durante il quale Hamas dovrebbe rilasciare alcuni ostaggi civili, soprattutto donne, bambini e anziani. In cambio, Israele rilascerà un numero limitato di prigionieri palestinesi e permetterà l'estensione degli aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Potrebbero seguire altre fasi, a seconda del rispetto dei termini del cessate il fuoco.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato in un comunicato che "l'accordo rappresenta un passo fondamentale per porre fine alla violenza e riportare a casa i cittadini rapiti". Ha inoltre invitato entrambe le parti a "mostrare la massima moderazione e a fare tutto il possibile per proteggere i civili". Secondo fonti della Casa Bianca, negli ultimi giorni Washington ha aumentato in modo significativo la pressione diplomatica sui funzionari di Israele e di Hamas per ottenere un cessate il fuoco almeno temporaneo.
Tuttavia, ci sono divisioni all'interno del governo israeliano: alcuni ministri dei partiti nazionalisti e ultraconservatori criticano l'accordo come una concessione al terrorismo. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, invece, sostiene che il cessate il fuoco è "un passo necessario per riportare il nostro popolo e creare le condizioni per ulteriori pressioni militari su Hamas". Allo stesso tempo, i leader dell'opposizione chiedono al governo di essere più trasparente e di presentare un piano chiaro per il periodo successivo alla fine dei combattimenti. La decisione del gabinetto è attesa per stasera. Se approvato, l'accordo potrebbe entrare in vigore nei prossimi giorni.
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