Il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno avuto una conversazione telefonica di un'ora, il sesto contatto pubblicamente noto da quando Trump è entrato in carica nel gennaio 2025, secondo quanto riportato da Reuters.
Il tema principale è stata la guerra in Ucraina, ma i presidenti hanno toccato anche la situazione in Medio Oriente. Secondo fonti russe e internazionali, Putin ha insistito sul fatto che la Russia non si tirerà indietro dai suoi obiettivi, mentre Trump ha spinto per un rapido cessate il fuoco.
Secondo un consigliere del Cremlino. Yuri UshakovPutin, citato dalla Reuters, ha sottolineato che la Russia non si tirerà indietro rispetto ai suoi obiettivi in Ucraina, ovvero l'eliminazione delle "cause profonde" del conflitto. L'agenzia di stampa TASS ha precisato che con ciò il Cremlino intendeva l'espansione della NATO, la presenza di truppe straniere in Ucraina e le richieste di "de-nazificazione" e "smilitarizzazione".
Secondo la TASS, Putin ha espresso la volontà di continuare i negoziati diplomatici, ma solo a condizioni che tengano conto degli interessi russi, tra cui il divieto di ingresso dell'Ucraina nella NATO e il riconoscimento dei territori annessi. Ushakov ha aggiunto che non è stato concordato un piano specifico per un incontro personale tra i presidenti, ma che essi hanno concordato di continuare il dialogo.
Trump, invece, ha spinto per un cessate il fuoco immediato. Su Truth Social ha definito la telefonata "eccellente" e ha suggerito che potrebbe portare a una cooperazione economica tra Stati Uniti e Russia dopo la fine della guerra. Secondo la Reuters, Trump ha nuovamente proposto un cessate il fuoco di 30 giorni, che l'Ucraina ha appoggiato durante i colloqui in Arabia Saudita, ma che la Russia ha rifiutato fino a quando non saranno rispettate le sue condizioni.
Oltre all'Ucraina, i presidenti hanno discusso del Medio Oriente, in particolare del programma nucleare iraniano, secondo quanto riportato da TASS e AP News. Putin ha offerto a Trump l'assistenza russa nei negoziati con l'Iran, nel tentativo di presentare la Russia come partner globale. Ushakov ha sottolineato che questo tema è stato uno dei principali punti di discussione e Putin ha espresso preoccupazione per l'escalation delle tensioni tra Israele e Iran.
Presidente ucraino Volodymyr Zelensky della Piattaforma X ha espresso scetticismo sulle richieste di Putin, che ha descritto come un tentativo di indebolire la sovranità ucraina. A suo avviso, condizioni come il riconoscimento dei territori annessi o le restrizioni all'esercito ucraino non sono accettabili. Zelensky ha chiesto una maggiore pressione internazionale sulla Russia e ha sottolineato che Kiev è pronta a un cessate il fuoco, ma non al prezzo della resa.
I leader europei, tra cui il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyenha espresso preoccupazione per i rapporti di Trump con Putin. Secondo il Guardian, la von der Leyen ha avvertito che accordi senza la partecipazione dell'Ucraina potrebbero mettere a rischio la sua posizione. Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz secondo il Washington Post, ha criticato l'approccio passivo di Trump, che a suo dire lascia spazio alla Russia per ulteriori azioni militari.
La TASS ha citato un portavoce del Cremlino Dmitry Peskovche ha rifiutato di fornire i dettagli della conversazione al fine di "non ha interrotto il processo negoziale".. Il Cremlino ha indicato che sta preparando un altro ciclo di colloqui con l'Ucraina, ma senza un calendario specifico.
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