Il Ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di riconoscere formalmente Israele e gli Stati Uniti come istigatori dell'"aggressione" contro l'Iran.
In una lettera indirizzata al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e al Presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite Carolyn Rodrigues-Birkett, Aragchi ha chiesto al Consiglio di adempiere alla sua responsabilità di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, come ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA.
Araghchi ha accusato Israele di aver deliberatamente preso di mira edifici residenziali, civili e infrastrutture civili, definendo gli attacchi una "vergognosa violazione" della Carta delle Nazioni Unite e una "flagrante contraddizione" del diritto internazionale.
Il ministro iraniano sostiene inoltre che Israele e gli Stati Uniti hanno attaccato le strutture nucleari iraniane - protette dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA/IAEA) - e che ciò costituisce una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del Trattato di non proliferazione nucleare e dei regolamenti e delle risoluzioni dell'AIEA.
Ha aggiunto che il Consiglio di Sicurezza dovrebbe ritenere gli "aggressori" responsabili e agire affinché "crimini" simili non si ripetano.
Il 13 giugno, Israele ha lanciato attacchi aerei su larga scala su diverse aree dell'Iran, tra cui strutture nucleari e militari, uccidendo alti dirigenti, scienziati nucleari e diversi civili. L'Iran ha successivamente risposto con ripetute ondate di attacchi missilistici e con droni contro il territorio israeliano.
Il 14 giugno le forze statunitensi hanno bombardato tre impianti nucleari iraniani e l'Iran ha risposto attaccando la base aerea statunitense di Al Udeid, in Qatar.
Dopo dodici giorni di combattimenti, è stato raggiunto un cessate il fuoco tra Iran e Israele.