Lunedì l'Algeria ha ordinato a 12 diplomatici francesi di lasciare il Paese entro 48 ore e li ha dichiarati "personae non gratae", segnando una brusca escalation delle tensioni diplomatiche con la Francia. Le espulsioni fanno seguito all'arresto di un funzionario consolare algerino da parte delle autorità francesi - una mossa che l'Algeria ha descritto come una flagrante violazione dell'immunità diplomatica. La Francia ha confermato di aver ricevuto la notifica dell'espulsione di 12 membri del personale dell'ambasciata, compreso il personale del ministero degli Interni francese.
Secondo i media francesi, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha chiesto all'Algeria di "abbandonare" le espulsioni e ha detto che la Francia è pronta a "reagire immediatamente" se le espulsioni continuano. L'espulsione fa seguito alla convocazione sabato dell'ambasciatore francese Stephane Romatet da parte dell'Algeria per protestare contro l'arresto del suo funzionario consolare. Il diplomatico arrestato sarebbe stato interrogato per presunti legami con il rapimento di Amir Boukhorse, attivista algerino residente a Parigi e noto sui social media come "Amir DZ".
L'Algeria ha respinto il caso contro il suo funzionario consolare come infondato, affermando che l'unica prova citata dalle autorità francesi è il suo telefono, rilevato vicino alla residenza di Boukhors. L'Algeria ha chiesto il rilascio immediato del diplomatico e ha definito l'arresto un "pretesto inventato" che mina i recenti sforzi per ripristinare le relazioni franco-algerine. L'Algeria ha avvertito che qualsiasi ulteriore violazione della sua sovranità provocherà una dura risposta basata sulla reciprocità.
Lo scontro rappresenta la più grave frattura diplomatica tra i due Paesi da anni a questa parte e mette a dura prova le relazioni che sono ancora modellate dalle rimostranze dell'epoca coloniale e dalle dispute moderne, tra cui l'immigrazione e il sostegno della Francia al Marocco nella disputa sul Sahara occidentale.
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