Il 30 giugno, il portavoce della Commissione europea Thomas Reynders ha sottolineato che il Digital Markets Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA) non fanno parte dell'agenda negoziale tra l'UE e gli Stati Uniti.
Reynders ha affermato che la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ripetutamente chiarito che le decisioni sovrane e la legislazione dell'UE non sono soggette a negoziati commerciali e che l'UE non intende modificare la propria legislazione, anche nel settore digitale. Ha inoltre aggiunto che l'UE sta ancora cercando di fare progressi nei negoziati e spera di raggiungere un accordo commerciale con gli Stati Uniti entro il 9 luglio.
Gli Stati Uniti hanno ripetutamente criticato la legislazione digitale dell'UE definendola "ingiusta" e chiedendo un allentamento delle norme che riguardano i giganti tecnologici statunitensi. Nell'aprile di quest'anno, la Commissione europea ha stabilito che le società statunitensi Apple e Meta Platforms hanno violato le norme DMA e ha imposto multe salate.
Maroš Šefčovič, commissario europeo per il commercio e la sicurezza economica, ha annunciato che si recherà a Washington il 1° luglio per incontrare i funzionari commerciali statunitensi e proseguire i negoziati sull'accordo.
La parte europea ha già ricevuto dagli Stati Uniti una bozza di accordo quadro. Una delegazione tecnica dell'UE è inoltre già presente a Washington.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre una tariffa di 50 % sulle merci dell'UE se non si raggiungerà una svolta nei negoziati entro il 9 luglio. Attualmente, gli Stati Uniti impongono una tariffa di 50% sull'acciaio e l'alluminio provenienti dall'UE, una tariffa di 25% sulle automobili e una tariffa di base di 10% su quasi tutti gli altri prodotti.