Gli Stati membri dell'Unione europea approvano formalmente la creazione di un programma di prestiti denominato "Azione europea per la sicurezza", con un volume totale di 150 miliardi di euro. Il programma è concepito per sostenere gli investimenti degli Stati membri in settori chiave della difesa, tra cui la difesa aerea, i veicoli aerei senza pilota e lo sviluppo di capacità strategiche.
La Commissione europea ha accolto con favore l'iniziativa, affermando che le misure rafforzeranno in modo significativo la resilienza della difesa europea e la sua autonomia strategica. Il programma è uno dei pilastri principali del piano "Rearm EU" presentato dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L'obiettivo è quello di utilizzare i mercati dei capitali come leva finanziaria per sostenere gli investimenti degli Stati membri nel settore della difesa.
I fondi di prestito saranno assegnati sulla base dei piani di investimento nazionali per la difesa presentati dagli Stati membri. Sarà data priorità ai progetti di cooperazione internazionale e ai contratti congiunti ad alto potenziale di integrazione. Gli Stati membri dovranno presentare i loro piani nazionali preliminari entro sei mesi dall'entrata in vigore del regolamento. La Commissione europea valuterà questi piani e concluderà accordi di prestito sulla base di essi.
La prima tranche di finanziamenti potrebbe essere erogata già nel 2025, mentre tutti i prestiti dovrebbero essere erogati entro il 31 dicembre 2030.
Il piano "Rearm Europe" è stato presentato da Ursula von der Leyen nel marzo di quest'anno. L'obiettivo è mobilitare fino a 800 miliardi di euro per creare un'"Europa sicura e resiliente". Il piano prevede anche l'erogazione di 150 miliardi di euro agli Stati membri dell'UE sotto forma di prestiti per investimenti nel settore della difesa, nonché l'assistenza per il coordinamento delle esigenze e l'acquisto congiunto di attrezzature militari. Il piano intende inoltre consentire agli Stati membri di investire nell'industria della difesa ucraina o di acquistare direttamente equipaggiamenti militari per sostenere l'Ucraina.