Secondo il think tank Ember, ad agosto la Cina ha raggiunto il record mensile di esportazioni di tecnologie pulite per un valore di 20 miliardi di dollari. Questo risultato conferma che Pechino sta consolidando la sua posizione di leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili. I dati sono stati evidenziati da Bloomberg, che ha messo a confronto l'attuale andamento delle esportazioni di Cina e Stati Uniti.
Mentre gli Stati Uniti - soprattutto sotto l'amministrazione di Donald Trump - hanno costruito la loro strategia energetica sulle esportazioni di petrolio e gas, la Cina ha scelto una strada diversa. Secondo Bloomberg, nei primi sette mesi di quest'anno gli Stati Uniti hanno esportato combustibili fossili per circa 80 miliardi di dollari, mentre nello stesso periodo la Cina ha esportato tecnologie legate all'energia pulita per circa 120 miliardi di dollari. I dati di Ember confermano che, nonostante il calo dei prezzi delle tecnologie solari ed eoliche, il volume delle esportazioni cinesi rimane a livelli record.
Ember riferisce che nei primi sette mesi dell'anno le esportazioni di pannelli solari del Paese hanno raggiunto una capacità di 46.000 megawatt, un massimo storico. Sebbene i prezzi unitari dei pannelli siano diminuiti significativamente dalla primavera del 2023, la domanda di prodotti cinesi sta crescendo rapidamente. Nel frattempo, mentre gli Stati Uniti cercano di sviluppare la produzione interna attraverso l'Inflation Reduction Act, la Cina sta espandendo massicciamente i propri mercati di esportazione.
Secondo un'analisi di BloombergNEF, una quota crescente delle spedizioni cinesi è destinata ai Paesi in via di sviluppo. Nel 2025, più della metà delle esportazioni di veicoli elettrici sarà destinata a regioni al di fuori dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Nel 2022, la quota di tecnologie pulite destinate ai Paesi in via di sviluppo era di 24 %, mentre nel 2024 era di 43 %. La Cina sta quindi espandendo non solo la sua geografia delle esportazioni, ma anche la sua influenza geopolitica.
Il rapporto Energy & Clean Air sottolinea che l'energia pulita rappresenta già più del dieci per cento del PIL cinese, con la produzione di auto elettriche, batterie e pannelli solari tra i cosiddetti "nuovi tre" pilastri dell'industria cinese. Questo settore attrae circa tre quarti di tutti gli investimenti globali in tecnologie pulite - come conferma BloombergNEF, circa 76 % degli investimenti globali nel 2024 sono stati destinati alla Cina.
Inoltre, secondo gli esperti di Energy Connects, le aziende cinesi si stanno concentrando sempre più sulla costruzione di fabbriche all'estero per evitare le barriere doganali e avvicinarsi ai mercati finali. Ciò rafforza non solo la bilancia commerciale, ma anche l'influenza geopolitica a lungo termine di Pechino.
Direttore della società britannica Octopus Energy Greg Jackson a questo ha dichiarato che "Le esportazioni di energia pulita sono tecnologie che, una volta acquistate, producono energia per dieci o vent'anni. Con il gas, lo bruci e non c'è più"..
Sebbene gli Stati Uniti stiano aumentando la loro offerta di combustibili fossili e di tecnologie rinnovabili, l'agenzia conclude che Bloomberg Il ruolo della Cina nel mercato globale dell'energia continuerà a crescere, non solo grazie ai suoi volumi di esportazione, ma anche alla sua strategia di presenza a lungo termine nelle principali regioni in via di sviluppo.
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